durante la costruzione |
lato di carico |
Si accende la legna con un'esca di piccoli legnetti o con un pezzetto di diavolina ecologica e appena preso si chiude una prima porta fatta a grata che impedisce ad eventuali braci di cadere fuori e concentra il tiraggio dell'aria accelerando la combustione. Dopo una mezz'oretta con un attizzatoio si rompono le braci e si muovono i tronchi non ancora bruciati bene e dopo un'altra mezzora circa appena non ci sono più fiamme vive ma solo braci rosse si chiude il secondo portellino interrompendo l'ingresso dell'aria e mandando la stufa “in pressione” ossia fermando il caldo delle braci lì dove sono e cominciando a trasmetterlo dalle braci ai mattoni refrattari e da loro alle ceramiche di maiolica e da esse tutto per conduzione all'ambiente circostante. Questo è quanto. 5 minuti x caricare la stufa, 5 minuti x accenderla, 1 ora di combustione e 24 di calore diffuso.
Il giorno dopo si riparte. Noi abbiamo la catasta della legna fuori e quindi una volta alla settimana porto la legna in garage perchè perda l'umidità e sia sempre pronta ad accendersi. Per ulteriore comodità mia ho l'abitudine di caricare la stufa alla mattina mentre preparo il mangiare a kal-el ed ho già le mani sporche, poi l'accensione la faccio in seguito a seconda del bisogno visto che se c'è sole anche in inverno la casa si scalda da sé. In questo modo la legna è già anche un po' caldina e prende subitissimo. Bisogna però stare attenti che se c'è ancora brace dal giorno prima potrebbe addirittura avviarsi la stufa da sola!
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